COMUNICATO STAMPA. CONVEGNO: L’IMPRESA CULTURALE E CREATIVA. L’IMPORTANZA DEL CAPITALE UMANO E DELL’INNOVAZIONE COME NUOVI FATTORI DI PROPULSIONE SMART DELLA CRESCITA ECONOMICA.

Comunicato stampa
L’IMPRESA CULTURALE E CREATIVA
L’IMPORTANZA DEL CAPITALE UMANO E DELL’INNOVAZIONE COME NUOVI FATTORI DI PROPULSIONE SMART DELLA CRESCITA ECONOMICA.

Sabato, 22 Febbraio 2020, Ore 9.00 – 13.00
Sala Ribaud, Palazzo Comunale – Formia (LT)

Si parlerà di “Orange economy”, impresa culturale e creativa, di capitale umano e di sviluppo sostenibile nel corso del convegno in programma sabato 22 febbraio presso la Sala Ribaud del Comune di Formia dalle 9 alle 13. L’incontro, dal titolo “L’impresa culturale e creativa: l’importanza del capitale umano e dell’innovazione come nuovi fattori di propulsione smart della crescita economica” è promosso dal Polo culturale Caieta, un punto di riferimento per i servizi culturali nel territorio del basso Lazioe da RALIAN Research&Consultancy srl, società di consulenza molto attiva in ambito internazionale, il cui Amministratore Delegato è la Dott.ssa Valentina Di Milla, presente al convegno anche come International Partner del World Business Angels Investment Forum (WBAF), al cui interno è Membro del Global Women Leader Committee. Il convegno gode del Patrocinio del Comune di Formia.Al tavolo dei relatori interverranno personalità del panorama culturale, artistico ed imprenditoriale nazionale, rappresentanti di organismi internazionali, docenti universitari, funzionari e dirigenti della Pubblica Amministrazione, avvocati. Nel dettaglio:

– Mons. Jean Marie Gervais. Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano – Presidente dell’Associazione Tota Pulchra.
– Fausto Capelli. Avvocato. Professore di diritto comunitario – Fondazione Collegio Europeo/Università di Parma. Direttore della Rivista “Diritto Comunitario e degli Scambi Internazionali”.
– Maurizio D’Amico. Avvocato, specializzato in Diritto dell’Unione Europea. Membro dell’Executive Board della Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali (FEMOZA).
– Marco Baldassari. Direttore Scientifico, Fondazione Collegio Europeo di Parma. Professore presso Università di Pavia
– Andrea Fusco. Dirigente Area Servizi per il Lavoro Regione Lazio
– Paolo Giuntarelli. Dirigente Formazione Ricerca e Innovazione, Scuola, Università e Diritto allo Studio, Regione Lazio. Professore Università Tor Vergata.
– Carmen Bizzarri. Professore Associato, Università Europea di Roma.
– Roberto Valentino. Avvocato, esperto in Diritto Tributario. Founder e Senior Expert Manager di RALIAN Research & Consultancy srl.
– Simona Ricci. Funzionario presso MIBACT. Direzione Cinema
– Milena Mannucci. Founder del Polo Culturale Caieta. General Manager of Tourism& Learning Agency.
– Valentina Di Milla. Amministratore Delegato di RALIAN Research&Consultancysrl. International Partner e Membro del Global Women Leaders Committee del World Business Angels Investment Forum (WBAF).

Modera: Dott.ssa Paola Colarullo.

L’obiettivo del Convegnoè di evidenziare la portata benefica dell’impresa culturale e creativa in un tessuto politico – economico fermo ed obsoleto, attraverso l’enucleazione di strumenti innovativi che coniughino tale tipologia d’impresa con redditività e benessere sociale, internazionalizzazione ed attrazione di capitali, umanizzazione del sistema economico e nuovi strumenti di finanziamento, valorizzazione del talento in sede aziendale, ottimizzazione del territorio ed esaltazione del patrimonio artistico, culturale e turistico a livello sia locale sia nazionale, miglioramento della governance con finalità di salvaguardia e recupero dei più alti valori della democrazia, attualizzati all’odierno periodo storico. Un particolare risalto verrà dato a nuove forme di sistemi economici progettati per essere equi, sostenibili, accessibili ed orientati al merito e strettamente collegati all’impresa culturale e creativa. Questi ultimi, riconducibili alla macrocategoria della finanza alternativa,supportano le start up innovative, garantendo opportunità di finanziabilità delle idee più meritevoli in senso intellettuale e relative al potenziale economico, piuttosto che, come tradizionalmente accade per quanto concerne la finanza ordinaria, sulla base esclusivamente del merito creditizio.Tutta la cittadinanza, gli operatori economici e commerciali, i portatori di interesse sono invitati a partecipare. L’ingresso è libero.

Dott.ssa Valentina Di Milla – info@ralianconsultancy.com– 338.6540088

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Il tax credit per il settore audiovisivo

Il settore cinematografico, l’audiovisivo ed il settore televisivo, sono settori di strategica importanza per l’economia nazionale. Infatti, pur avendo una connotazione immateriale rispetto a settori industriali più propriamente fisici, essi costituiscono una risorsa di notevole importanza per l’economia del nostro Paese sia in termini economici sia per le ricadute occupazionali dirette o indirette ad essi connesse.
Il settore opera in un contesto caratterizzato da una continua trasformazione, stimolata dalla presenza di competitors extraeuropei che stanno penetrando il mercato con una dirompente diffusione digitale che sta portando, giocoforza, ad una radicale modifica dell’offerta, tanto in termini quantitativi che, soprattutto, qualitativi.
A partire dalla prima crisi recessiva mondiale (2008 – 2009), che ha costretto le famiglie a modificare il proprio paniere di spesa, sacrificando le spese voluttuarie, tra cui quelle legate al consumo di opere cinematografiche, la contrazione del settore ha consigliato il legislatore ad introdurre incentivi fiscali che si sono rivelati decisivi per il rilancio di un settore che versava in evidente contrazione, ma che, anche grazie all’apporto di forze fresche in termini autoriali e manageriali, sta conoscendo una vera e propria rinascita, con conseguenti effetti benefici anche per l’economia delle zone in cui le opere sono girate. .
Venendo ad un breve esame delle misure agevolative previste per lo specifico settore produttivo, va ricordato che l’art. 8, comma 2, del decreto-legge n. 91 recante “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo”, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n.112, ha esteso ai produttori indipendenti di opere audiovisive gli incentivi fiscali sotto forma di credito di imposta già previsti per il settore cinematografico dall’art. 1, commi da 325 a 328 e da 330 a 337 della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Per accedere ai benefici, i produttori di opere audiovisive ricompresi nella definizione dell’art. 2, comma 1, lettera g) del D.M. 5.02.2015, devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dai relativi decreti attuativi, quali, ad esempio, avere la sede legale nello Spazio Economico Europeo; essere soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale; avere particolari requisiti patrimoniali; aver sostenuto almeno il 50% del costo eleggibile di produzione sul territorio italiano.
A seguito delle modifiche al D.M. 5 febbraio 2015 intervenute a seguito dell’emanazione della “novella” di cui al D.M. 19 aprile 2017, il legislatore ha previsto che le imprese aventi diritto possano essere ammesse a godere del credito di imposta in misura variabile dal 15% al 25% del costo eleggibile dell’opera audiovisiva, fino all´ammontare massimo annuo di 6 milioni di euro per ciascun periodo d´imposta.
L’art. 25, comma 3 del D.M. 15 marzo 2018 (recante “Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica ed audiovisiva, di cui all’art. 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”) ha da ultimo previsto un nuovo regime, che prevede per i produttori originari indipendenti un aumento del credito di imposta per le spese sostenute per la produzione di opere televisive o web, fino all’ammontare massimo annuo di 10 milioni di euro per impresa.
Avv. Roberto Valentino
founder of RALIAN Research & Consultancy srl