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Aperte le call Horizon Europe per le energie rinnovabili

Dai biocarburanti all’agricoltura, le call Horizon Europe per soluzioni innovative applicate all’energia rinnovabile valgono 99 milioni di euro e coprono diversi settori industriali. Per ottenere un ruolo di leadership nella corsa globale all’idrogeno, l’Europa deve puntare anche sulla ricerca e l’innovazione. Una serie di call di Horizon Europea vanno proprio in questa direzione, coprendo diversi aspetti, dalla produzione di idrogeno verde al tema stoccaggio e trasporto. Il radar delle ultime call punta su batterie, logistica ed efficienza energetica. Largo il ventaglio di progetti che possono accedere ai fondi europei: da quelli per migliorare le prestazioni delle batterie ai progetti per rendere più efficiente e sostenibile l’utilizzo del calore nei processi industriali, passando per il sostegno a servizi di mobilità innovativi e condivisi in azienda fino a soluzioni tecniche per limitare le emissioni dei trasporti. Il piatto è piuttosto ricco: in totale Bruxelles mette a disposizione 283 milioni per finanziare progetti di R&I realizzati da imprese, centri di ricerca, università (meglio se in partnership tra loro). La scadenza dei bandi è sempre la stessa: il 6 settembre 2022. Per le call di Horizon Europe 2022, particolare importanza avranno lo sviluppo di tecnologie di nuova generazione per migliorare le prestazioni e la sicurezza delle batterie, sia per i trasporti che per le applicazioni mobili (a titolo d’esempio saranno finanziati progetti che prevedano l’impiego di nuovi materiali leggeri con caratteristiche termiche ottimali capaci di ridurre il modulo batteria e aumentarne contemporaneamente la sicurezza); o ancora, i fondi europei andranno a sostenere progetti per incorporare sensori e funzionalità di autoriparazione nelle celle delle batterie.

Ricordiamo che l’Italia ha partecipato efficacemente ai bandi energia del Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione “Horizon 2020″ comparendo, come partner o come coordinatore, in oltre 6.000 progetti, ottenendo finanziamenti su ben 958 proposte, con un tasso di successo pari quasi al 16% e posizionandosi come terzo paese per numero di proposte finanziate, dopo la Spagna e la Germania in un programma europeo altamente competitivo. Sono questi alcuni dei dati contenuti nello studio “L’impatto della partecipazione al programma Horizon 2020 sulle imprese italiane: un’analisi per il settore energia“, realizzato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE SpA), dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE).