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La digitalizzazione nei cantieri navali

Un importante evento digitale si è svolto il giorno 4 Febbraio 2022, dalle ore 09.30 alle 12.30, organizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale BIG, nell’ambito del tavolo sulla Cantieristica e la Robotica marina, sulla digitalizzazione nei cantieri navali. Il workshop è stato l’occasione sia per fare il punto sugli attuali gap tecnologici assieme ai maggiori stakeholder nazionali, che per fornire elementi utili all’aggiornamento del Piano d’Azione del Cluster, documento programmatico delle attività di “Crescita Blu”. L’evento ha visto l’autorevole partecipazione dei membri del CTS del Tavolo di Cantieristica e Robotica marina (UNIGE e CETENA) e ha aperto un dibattito su tematiche quali Digital Twin, Materiali, Nuove tecnologie (design&construction), Circular Economy, Additive Manufacturing, Certificazione e Safety nel settore della cantieristica navale e nautica.

Le navi autonome nei prossimi anni diventeranno realtà, mentre i temi di Industry 4.0 e della digitalizzazione nei cantieri navali, denominati “Maritime 4.0”, hanno acquisito un’importanza sempre maggiore. La digitalizzazione dei cantieri navali e delle navi in tutte le varie fasi richiede nuove tecnologie e soluzioni che soddisfino i requisiti del futuro, per gestire le navi in modo più efficiente e digitale. Anche il potenziamento e la digitalizzazione delle navi esistenti svolgono un ruolo essenziale. Nel settore della cantieristica navale, i cantieri e i fornitori richiederanno in futuro una progettazione più flessibile e più intelligente.

Gli utenti della catena di fornitura della cantieristica navale approfitteranno di enormi vantaggi in termini di velocità nella progettazione e nel miglioramento della qualità dell’integrazione dei sottosistemi, sviluppando ulteriormente il settore e aumentando le opportunità di occupazione nel mondo della “blue economy“. A breve termine, saranno resi più efficienti i sistemi di propulsione a combustibile tradizionale, a medio termine quest’ultimo sarà sostituito da carburante fossile più leggero, come il metano liquido e nella prossima decade, invece, troveranno applicazione l’idrogeno e i derivati non carbonici, prima per il carico alberghiero e poi per quello propulsivo.