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I fondi del PNRR per i piccoli Comuni

La ricrescita delle comunità interne e delle zone perifiche del Paese può avvenire attraverso una sana gestione dei fondi del PNRR per i piccoli comuni. L’ANAC e l’Agenzia per la coesione hanno pubblicato per le realtà comunali di piccole dimensioni dei bandi-tipo, una sorta di guida che i sindaci possono usare per i concorsi di progettazione e di idee delle opere finanziate con il Recovery plan. Una notizia importante per la pubblica amministrazione, il tessuto economico dei piccoli comuni ma anche per le imprese e i professionisti interessati alle gare e ai concorsi che verranno indetti.

I bandi tipo predisposti da ANAC e Agenzia della Coesione riguardano due tipologie di procedure. Il primo interessa infatti i concorsi di progettazione a due gradi. “Si tratta, invero, di un disciplinare che presenta aspetti di complessità maggiore rispetto ad un mero bando di gara, venendo a disciplinare tutta la procedura di scelta del vincitore”, si legge nella documentazione. Il bando disciplina si basa una procedura telematica aperta in due gradi, ma prevede in alternativa anche le clausole che la stazione appaltante deve inserire qualora intenda usare una procedura ristretta. Il secondo bando tipo riguarda invece i concorsi di idee per l’acquisizione di proposte progettuali per l’organizzazione di servizi sociali. Anche in questo caso il disciplinare fornisce elementi utili qualora la stazione appaltante voglia già indicare nel bando di gara che “la proposta o le proposte selezionate potranno essere poste a base di successive procedure di co-progettazione, inclusa la procedura riservata“.

I bandi tipo redatti si rivolgono agli uffici dei piccoli Comuni con popolazione inferiore a 30mila abitanti, nonché a quelli delle città metropolitane e delle Province localizzate nel Mezzogiorno e nelle Regioni Umbria e Marche. Gli schemi elaborati costituiscono contributi tecnici per gli Uffici competenti degli enti beneficiari, in vista del completamento della procedura per l’entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse prevista dalla norma istitutiva del Fondo.